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Panorama di informazione sportiva per chi non ama stare sotto l'ombrellone tutto la vacanza
Voler fare sport in Sardegna per ritemprare muscoli e spirito, nell'immaginario collettivo è sinonomo di sport acquatici.
Giusto..... ma a Valledoria ci sono tantissimi altri modi di fare sport.
In questi 10 anni passati in vacanza a valledoria, ho scoperto tanti altri modi per fare sport e sfuggire al catenaccio dell'ombrellone, oltre che cercare di perdere qualche kiletto.
Sommando gli uni agli altri vi presento una lista degli sport che si possono
praticare a Valledoria:
Ovviamente potete fare altri sport come tennis, calcetto, pallavolo etc, ma per questi non servono info. Basta solo prenotare i campi presso il nuovo centro sportivo o recarsi sulla immensa spiaggia che da Valledoria porta alla Ciaccia.
Ogni informazione che cercate riguardo questo bellissimo sport, che associa attività fisica a relax e natura, la potete trovare nel sito.
Aggiungo solo le mie esperienze ed alcuni consigli per chi ne fosse interessato.
Conosco Vittorio da quando vengo a Valledoria in vacanza e vi posso assicurare che è una persona di cui vi potete fidare ciecamente.
Ha abbandonato il suo vecchio lavoro per dedicarsi a questa attività che ama come se stesso, per fare conoscere e provare questo sport a tutti.
Per cui se un giorno vi sconsiglia di fare una discesa o un escursione e vi propone altro... ascoltatelo. Conosce il fiume come le sue tasche, sà se puo esserci troppa acqua o poca acqua in un determinato tratto, conosce il vento e quindi sà se il tempo si metterà al brutto e magari un temporale potrebbe cogliervi nel bel mezzo del fiume.
Nei giorni in cui soffia il maestrale e non poterte godervi la spiaggia, una buona pagaiata si può sempre fare. Il percorso n°2 (ponte di Baduboi-La foce) è totalmente pianeggiante e riparato a parte il tratto in laguna, per cui Vittorio invertirà il percorso facendovi partire dalla foce (così avrete il vento alle spalle e non farete fatica) e vi verrà a recuperare al ponte.
Se la fatica non vi spaventa e siete un poco esperti, fatelo nel solito senso. L'arrivo controvento, con le piccole ondine che spezzate dalla prua del vostro kayak vi "docceranno" di continuo, regala emozioni forti e uniche. Una volta arrivati vi verrà la voglia di girare il kayak, farvi portare dalla corrente a favore sino in fondo alla laguna e ripetere l'avventura come foste in un luna park. FATELO !!!
Se siete amanti della fotografia e della natura vi consiglio senz'altro il percorso n°1. So che alla gente in vacanza non piace alzarsi presto....... ma se riuscite a partire dalle terme almeno per le nove, avrete il sole alle spalle e gli animali lungo il fiume tranquilli dato che non sarà passato ancora nessuno. Scendendo in silenzio e pronti allo scatto non potrete mancare aironi, martin pescatori, gallinelle d'acqua, piccoli rapaci e per i più fortunati la cicogna che nidifica su un grosso albero sulla sponda sinistra prima dell'arrivo al ponte di Baduboi. Nella fotogallery dedicata alla natura troverete delle mie foto scattate durante una discesa con una minireflex Sony dotata di un buon zoom. Divertitevi e cercate di fare meglio di me.
Con partenza da Valledoria si possono pianificare un'infinità di percorsi per Mountain Bike o bicicletta da corsa lungo la costa affacciata sul Golfo dell’Asinara o nell'entroterra tra gli splendidi territori dell’Anglona e della Gallura. Ogni giorno potrete cambiare il panorama del vostro percorso scegliendo tra: foreste verdi, laghi, fiumi, montagne o spiagge dorate che si specchiano nel mare azzurro. Un mix perfetto per le vostre uscite in bici, da soli o in compagnia, nel pieno rispetto della natura e senza causare o subire inquinamento atmosferico e acustico.
Senza alcuna presunzione mi permetto di darvi alcuni consigli:
casco sempre in testa ben allacciato (so' che è fastidioso ma in Sardegna è indispensabile)
attrezzi, strumenti e camere d'aria di ricambio sempre con Voi
portatevi frutta o barrette energetiche e una consistente quantità d'acqua o bevande energetiche
nei mesi di luglio agosto partite presto la mattina, fatevi un bel giro impegnativo ma non particolarmente lungo, rientrate prima che la calura diventi eccessiva e fate un bel tuffo nel mare. Ricordatevi che siete in vacanza!!!
Tenete presente che con partenza da Valledoria un percorso totalmente pianeggiante non lo troverete mai, sarà un continuo alternarsi di salite, discese o falsopiani. Gli sterrati, come anche le piste ciclabili, sono ricchi di insidie ed è molto facile forare. Nell'entroterra è molto difficile anche se non impossibile trovare fontane per riempire la borraccia. Anzi, è forse più facile che un riccio o qualche altro animale vi attraversi la strada che trovare acqua potabile, ....per cui soprattutto in discesa tenete alta la concentrazione.
Per un piccolo giro di 2/3 ore al massimo potete sceglere tra:
recarvi a Castelsardo lungo la scogliera e rientrare dalla vecchia strada per Valledoria ammirando la roccia dell'elefante ed il nuraghe Su Paddaju , la scalata del monte Ossoni arrivando sino all'osservatorio da cui si gode un impareggiabile panorama, una facile pedalata lungo lo sterrato che costeggia il fiume Coghinas sino a Badesi, un bel giro passando in sequenza La Muddizza, Castelsardo, Sedini, Bulzi, Perfugas, Torre di Casteldoria e Santa Maria Cogihnas, una pedalata lungo la costa sino a Isola Rossa, l'ascesa a Trinità d'Agulti, un visiita a Tergu per ammirare la chiesa di Nostra Signora di Tergu .
Prendete una cartina e tracciate il vostro percorso giornaliero....... ovunque andrete non vi pentirete.
Per una giornata intera:
Il parco dell'Asinara. Una indimenticabile giornata pedalando in un'oasi protetta, tra asinelli bianchi e famiglie di cinghiali allo stato brado, con soste nelle impareggiabili calette per un bagno rinfrescante. Necessario essere muniti di zaino con macchina fotografica, maschera per snorkeling ed almeno 2 litri di acqua a testa. Partenza da Porto Torres alle 8:00 con il traghetto dell'ente parco per Cala Reale e ritorno con partenza da Cala Reale per Porto Torres alle 18:00 (Verificate eventuali cambiamenti d'orario)
Meglio traghettare con la propria Mountain Bike, in ogni caso a Cala Reale da un anno è operativo un noleggio bici. (attenzione... se quando sbarcate sono tutte prenote non vi rimane che camminare o utilizzare i bus dell'ente parco per i vostri spostamenti)
La Maddalena e Caprera. Partenza da Palau con i traghetti che mediamente ogni mezz'ora partono per La maddalena. Anche in questo caso il divertimento è assicurato. Potete pedalare in circolo lungo le coste soleggiate della Maddalena fermandovi di volta in volta per un bagno nelle calette che incontrerete o dirigervi alla cala del relitto nella parte più a sud di Caprera passando per le pinete che caratterizzano l'isola. Facile trovare bar e chioschi ovunque, attenti ai prezzi.
Più che uno sport lo snorkeling è un divertimento, non ha limiti di età, può essere praticato ovunque ed è veramente economico.
Bastano delle pinne e una maschera con boccaglio e via ad osservare i fondali della sardegna. Non pensate di ammirare panorami sommersi tipici del Mar Rosso o delle Maldive, comunque anche il fondale del nostro mare ha parecchio da mostrarvi.
Ovviamente per vedere qualcosa di veramente bello non dovrete tuffarvi in prossimità di spiagge affollate o sabbiose ma recarvi possibilmente in zone con fondali parzialmente rocciosi, vicino a scogliere o meglio ancora nelle zone naturali protette.
Nella mia personale classifica metto ai primi posti le zone protette dell' Asinara, di Caprera e di Capo Coda Cavallo. Tutte lontane da Valledoria, ma una giornata in questi luoghi vale la pena trascorrerla. Vicino alle pareti rocciose sarà facile inbattersi in qualche murena, polipi, pesci di ogni tipo, stelle marine e più raramente in una manta. In varie zone è facile incontrare bellissime stelle marine rosse. Giocateci, tenetele delicatamente in mano (è uno spettacolo !!! vi accarezzeranno la mano stringendovela dolcemente), ma poi riponetele nello stesso punto da cui le avete prese. Non portavele via fuori dall'acqua, in quanto moriranno in breve tempo perdendo tutto il colore (quelle in vendita nei negozi sono tinte), e vi renderete colpevoli della distruzione dell'ecosistema marino oltre che incorrere in multe salatissime che vi rovineranno la vacanza.
Chi fa snorkeling è un amante del bello e rispetta la natura !!!!
Per i più pigri ci si può recare lungo la scogliera che dalla Ciaccia porta a Castelsardo o tra le rosse scogliere della Marinedda nei pressi di Isola rossa. Anche se i mari della Sardegna non sono pericolosi, prestate sempre attenzione a quello che fate e siate prudenti.
L'escursionismo, conosciuto da quasi tutti con il termine inglese trekking, consiste in lunghe camminate nel territorio in cui ci si trova, utilizzando sentieri, strade, campi, boschi. Insomma... si và ovunque, purchè l'ambiente sia naturale e rilassante, e possa arricchire culturalmente attreverso attività naturalistiche quali : l'osservazione di specie botaniche, di animali, di fenomeni naturali o la visita di monumenti posti lungo il percorso.
L'escursionista deve essere rispettoso dell'ambiente che attraversa, non lasciare rifiuti, non cogliere specie botaniche protette o molestare animali selvatici, non gettare mozziconi di sigaretta accesi (e neanche spenti possibilmente).
L'entroterra di Valledoria custodisce angoli selvaggi e poco battuti, dove è possibile fare escursioni in assoluta solitudine.
I più vicini sono: La cima del Monte Ossoni (Valledoria), di San Gavino (10 km da Valledoria) o del Monte Ruiu (7 km da Valledoria) o la passeggiata dalle terme di Casteldoria sino all'omonima torre da cui si gode la vista di tutto il golfo dell'Asinara e dell'entroterra con il lago Coghinas e la sua diga.
Si consiglia di indossare cappelli e indumenti leggeri ma efficaci in caso di marcia sotto il sole diretto, ed avere con se una consistente scorta di acqua potabile che in Sardegna è il bene più prezioso da avere con se'.
La Sardegna ha le caratteristiche ideali per praticare questo sport durante tutto l'arco dell'anno, il vento non manca mai.
Durante il periodo estivo tutti possono praticare questo sport senza correre rischi, solitamente nel pomeriggio si alza un leggero grecale con onde quasi nulle che consentono ai meno esperti di fare "palestra" in mare, mentre i più esperti attendono i giorni in cui spira il maestrale per divertirsi usando le onde che si alzano come trampolino per le loro evoluzioni.
D'estate come per tutto il resto dell'anno il ritrovo è alla Ciaccia, quando c'è buon vento troverete il parcheggio vicino alla spiaggia pieno di camper, furgoncini e auto cariche di winsurf. Infatti La Ciaccia è da tempo diventata la meta dei più grandi surfisti della costa nord che danno spettacolo e richiamano i turisti, appassionati e non, di questo sport.
Non dimenticate la macchina fotografica o la videocamera.
Quì a Valledoria si gode di un vantaggio non indifferente, solitamente i i venti (maestrale, ponente e grecale) spirano verso terra. Per cui se siete in difficoltà aggrappatevi alla tavola e prima o poi tornerete a riva.
Per chi vuole muovere i primi passi, presso il camping "La Foce" c'è una scuola di windsurf aperta a tutti, che vi permetterà di apprendere questa disciplina sportiva, sia sul mare che nella foce del fiume Coghinas sempre tranquilla e priva di onde. Presso la scuola è anche possibile prendere in affitto i Windsurf.
Il kitesurf è uno sport relativamente recente, nato all'incirca nel 1999 nelle calde e ventose acque delle isole Hawaii. È lo sport d'acqua che si sta diffondendo più velocemente in assoluto. Si pratica con un'apposita tavola e un aquilone (kite o ala) manovrato mediante una barra di controllo collegata ad esso da due, quattro, o più line (cavi) lunghi e sottili in dyneema o spectra.
Le condizioni di vento ideali per i principianti del kitesurf sono comprese tra i 12 e i 24 nodi. L'esperto riuscirà, con l'opportuna attrezzatura, ad usare venti anche oltre i 40 nodi. In condizioni di vento debole si usano aquiloni di dimensioni più grandi di quelli usati con vento forte. Con le condizioni ideali è possibile praticare lo sport in maniera sicura, planando semplicemente (freeriding), compiendo svariate evoluzioni o tricks (freestyle). È possibile usare il kite sia sulle onde (wavestyle) che su acqua piatta (wakestyle).
Valledoria ha visto in questi ultimi anni una sempre più crescente frequentazione di Kitesurfer, grazie all'ampio specchio di acqua piatta della foce del Coghinas, che consente transizioni, salti e manovre con vento ideale ma senza le condizioni del mare estreme o pericolose.
Un buon corso di mediamente 15/16 ore fornisce le basi per un inizio della pratica sicura ed autonoma. Seguire un corso non è obbligatorio ma assolutamente consigliato. Il kitesurf infatti è uno sport definito estremo e benché i moderni materiali abbiano esteso la sicurezza, le insidie sono numerose, per chi lo pratica ma anche e soprattutto per gli altri che sono nelle vicinanze.
Lo jogging è un passeggio in forma di corsa a passo lento e piacevole che ha come scopo principale di aumentare il benessere fisico di chi lo intraprende senza però subire lo stress derivato dalla corsa vera e propria.
Lo jogging è divenuto molto comune in quanto è un esercizio aerobico, salutare per cuore e polmoni, praticabile da chiunque sia in un buono stato di salute. Si pratica in ambienti salutari e necessita solo di un buon paio di scarpe da tennis.
A Valledoria, trovare un posto salutare e rilssante in cui fare jogging, ovviamente non è per niente difficile.
Solitamente i turisti prediligono le stradine sterrate della pineta di S. Pietro a mare, la spiaggia dalla foce alla Ciaccia prima che la gente la invada con sdraio ed ombrelloni, la costiera che dalla Ciaccia porta a Castelsardo ed il parco delle terme di Casteldoria.
Proprio perchè è volto al benessere fisico, fate attenzione a non esagerare e a prediligere percorsi ombreggiati. Ricordatevi che siete in Sardegna e quando il sole è alto nel cielo ...... scotta !!!
Per darvi un'idea, nel caldissmo anno 2003, due miei amici facendo jogging al sole, hanno dovuto ricorrere all'acqua santa di una chiesa campestre per potersi bagnare copiosamente la testa e riprendersi, quando ormai erano in preda a giramenti e rischiavano il collasso.